L’olio Mind, risalente all’Expo di Milano, raccolto dalle olive degli alberi che sormontavano la collinetta dove nascono anche mele, ciliegie, melograni, albicocche, pere, cachi. Tutto a chilometro più che zero. E per un’iniziativa dedicata all’alimentazione contro ogni tipo di spreco, l’idea dell’amministratore delegato di Arexpo, Igor De Biasio, è stata quella di valorizzare l’eredità dell’Expo e imbottigliarla. “Era novembre, le olive stavano già cadendo, quindi ci siamo chiesti perché non valorizzare questa eredità dell’Esposizione dedicata all’alimentazione e alla lotta allo spreco”. La società di De Biasio possiede i terreni dove sta per sorgere il Parco della Scienza. E proprio da quei terreni ecco l’olio made in Mind.
Olio Mind: 50 chili di olive da 102 alberi e 62 litri d’olio
La raccolta di quasi 50 chili di olive, provenienti da quei 102 alberi di olivo, controllate nei frantoi presso i territori del Lago di Garda e del Lago di Iseo, quindi trasferite al frantoio del Sebino per la molinatura. Il risultato? 62 litri di olio extravergine d’oliva di ottima qualità “per i valori di acidità e perossidi”. Sulle bottiglie da mezzo litro il logo Olio Mind. Bottigliette che per ora saranno usate come gadget istituzionale e di rappresentanza, sebbene l’obiettivo sia più ampio, ambizioso e all’insegna del chilometro zero. “Cercheremo eventuali partner per la raccolta e la trasformazione anche della frutta in marmellate o succhi. E visto che abbiamo un vasto patrimonio vegetale stiamo anche pensando alla produzione di miele”, le parole di De Biasio.