È arrivata in data odierna la richiesta dei medici al sindacato Cisl per affrontare al meglio la fase 2.
L’appello è quello di potenziare la medicina territoriale riorganizzando il servizio della specialistica ambulatoriale e lasciando nelle mani degli ospedali “solo” casi più acuti.
Il sindacato, che recrimina il mancato uso della medicina territoriale già nella prima fase, spinge verso l’utilizzo di queste unità almeno nella fase 2, dove sarebbe essenziale l’assistenza ai non contagiati e ai reduci dal virus.
La nota emessa porta la firma del segretario generale Danilo Mazzacane che afferma quanto gli indenni da pandemia non abbiano potuto ricevere le cure specialistiche che quest’emergenza ha costretto a mettere in secondo piano, aggravando così situazioni già di per sé complicate.