Aumentano gli inattivi a Milano: i numeri di Assolombarda sono impietosi. Ormai sono diversi giorni che diversi report stilati da associazioni che si occupano di tutelare le aziende comunicano chiusure di attività e bilanci in rosso dopo un anno funestato dalla pandemia. Gli ultimi numeri citati da Assolombarda riguardano invece gli inattivi e i disoccupati. Tra il 2019 e il 2020 c’è stata una vera e propria emorragia, con un -1,3% di posti di lavoro e un aumento degli inattivi, ovvero di coloro i quali sono senza un lavoro e nemmeno lo cercano. Inoltre preoccupa anche il tasso di disoccupazione giovanile, cresciuto al 22%.
Centro Studi Assolombarda: chi ha sofferto di più in Lombardia
Tuttavia si registra anche un calo della disoccupazione (-4 mila a Milano) e il tasso di disoccupazione che scende dello 0,2% (dal 5,9% al 5,7%). Un paradosso che è spiegato però dall’incremento degli inattivi, che va a compensare la perdita di occupazione. In generale si respira un clima di sfiducia nel mondo del lavoro, anche a causa dei tempi che stiamo vivendo. Ovviamente i settori a risentire più della crisi sono quelli turistico-ricettivi e della ristorazione, nonché le imprese di logistica, quelle edili e quelle agricole. Il blocco dei licenziamenti e il ricorso alla cassa integrazione hanno evitato emorragie più importanti, e a soffrire di più sono stati i lavoratori con contratto a termine.