La scuola è sicura: lo dice e lo ripete fino allo sfinimento la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. È stato fatto molto, questa estate, per renderla un luogo sicuro e chiuderla adesso significherebbe andare controcorrente rispetto a quanto si è detto e fatto nei mesi precedenti. “Il Paese è in credito con la scuola”, le parole della Azzolina riportate da Il Foglio, che l’ha intervistata.
La scuola è sicura: parla Azzolina
Gli occhi di tutti sono puntati sui numeri del coronavirus che ogni giorno continuano a salire e a preoccupare è la scuola. I bambini nelle classi che poi tornano a casa e rischiano di contagiare le persone più fragili, le categorie e i soggetti a rischio. Il timore è anche a Milano, dove i casi positivi continuano a crescere e si guarda con preoccupazione anche agli istituti scolastici. Ma per la Azzolina la scuola resta un luogo protetto. “La scuola ai tempi del Covid non è certo la scuola che sogniamo: ci sono le mascherine, le distanze, le limitazioni. Tuttavia l’abbiamo resa un luogo protetto”. Anche in caso di lockdown e di una incredibile impennata di contagi, la scuola potrebbe non chiudere. “Dentro le scuole si rispettano le regole”, ribadisce la Azzolina, escludendo dunque questa evenienza.
C’è invece la possibilità di fare didattica digitale per le scuole superiori, ma in maniera complementare perché per i ragazzi è necessaria la scuola in presenza. “La didattica digitale è già realtà per le scuole superiori, così come gli ingressi scaglionati. Forse a qualcuno sarà sfuggito”, conclude la ministra, “ma questa estate le scuole hanno fatto un enorme lavoro per prepararsi alla riapertura”.