Silvio Berlusconi torna a parlare di politica e lo fa scrivendo una lettera al Corriere della Sera, nella quale auspica che la leadership del centrodestra sia di matrice liberale. “In questi mesi difficili Forza Italia ha assunto un atteggiamento responsabile di fronte alla duplice crisi sanitaria ed economica legata alla pandemia da Covid-19”. La scelta, spiega il Cavaliere, non è stata dettata da motivi politici, come alcuni hanno potuto credere. C’è chi ha apprezzato questa decisione e chi l’ha invece criticata, associandola a motivazioni politiche: entrare nel governo o avere qualcosa indietro. Niente di più sbagliato, puntualizza il leader di Forza Italia, che ha utilizzato la lettera al quotidiano per ricordare la funzione vera del suo partito in Italia oggi.
Silvio Berlusconi: Forza Italia a capo del centrodestra, ecco perché
“Vogliamo tornare al ruolo di guida della coalizione di centrodestra”, rivela Berlusconi. “Possiamo e dobbiamo farlo, perché Forza Italia è qualcosa di unico nel panorama politico italiano: è l’unica forza politica che nel dopoguerra ha fatto una sintesi delle idee, dei valori e delle dottrine politiche liberali, cristiane, europeiste, garantiste, traducendole in un progetto politico e di governo credibile”. La stessa nascita del partito, avvenuta nel 1994, è avvenuta proprio a questo scopo. “L’Italia oggi ha bisogno di noi come non mai. Noi siamo una forza politica saldamente ancorata alla tradizione liberale e cristiana, che crede nell’economia di mercato e negli istituti della democrazia liberale, pone al centro la persona, le sue libertà, le sue aspirazioni, la sua voglia di intraprendere, il suo desiderio di realizzazione coniugandoli in un contesto organico di diritti e doveri, che sostiene e incentiva il merito quale leva di promozione individuale e collettiva, che guarda al bisogno con la volontà di rimuoverlo senza scadere nell’assistenzialismo”. Quindi Berlusconi definisce quella di FI una forza europeista, anti-populista e anti-demagoga, un’alternativa rispetto “a una sinistra ambigua e in perenne crisi d’identità”.
Per Berlusconi l’unica forza politica attuale che può rivolgersi al contempo ai liberali, ai cristiani, ai riformatori, ai conservatori, agli europeisti e ai garantisti è proprio Forza Italia.