Alcuni pazienti che si sono ammalati di Covid soffrono di conseguenze a medio-lungo termine e tra queste figura anche la nebbia cognitiva, che consiste in una stanchezza mentale, che rallenta le azioni della vita quotidiana e professionale e la cui durata può anche superare i 12 mesi dalla guarigione. Lo rivela uno studio condotto dal centro di ricerca Aldo Ravelli della Università Statale, che ha condotto le ricerche su un campione di 76 pazienti che sono stati ricoverati al San Paolo per aver contratto il virus e che sono stati sottoposti a terapie a base di ossigeno. Del campione analizzato, il 63% manifestava ancora questa nebbia dopo 150 giorni, mentre un paziente su due ne soffriva anche dopo dodici mesi.
Al San Paolo un laboratorio specifico per il Long Covid
La docente di Psicobiologia alla Statale Roberta Ferrucci ha spiegato che lo studio “conferma e amplia i risultati di studi precedenti”, confermando le conseguenze del deficit mentale e cognitivo sulla vita quotidiana e lavorativa. Da qui la necessità di attuare “interventi di riabilitazione, in particolare sui pazienti più giovani che potrebbero avere implicazioni sociali e lavorative significative, sperimentando un aumento dell’affaticamento mentale e dello stress”. Intanto presso l’ospedale San Paolo è stato istituito un ambulatorio specializzato per la cura e il trattamento del Long Covid.