Si è tenuto nello stadio di Cermenate, la sua città d’origine, l’ultimo saluto ad Andrea Rinaldi, il giovane centrocampista del Legnano scomparso lo scorso lunedì a causa di un aneurisma cerebrale.
La commozione è stata tantissima, la bara ricoperta di maglietta e sciarpe, prime fra tutte quella lilla del Legnano, con la società che ha deciso di ritirare per sempre la maglia numero otto, e quella dell’Atalanta, società in cui Andrea è cresciuto.
Tanta la folla presente, seppur con mascherine, e tra questa non potevano mancare figure di spicco come il presidente del Legnano Giovanni Munafò ed il sindaco di Cermenate Luciano Pizzetti.
Lunghi applausi e lacrime, non è mancato nemmeno lo striscione con la frase “Se non lotti per ciò che desideri, non piangere per ciò che perdi” aneddoto scovato sui social del ragazzo, esempio di come lui stesso abbiamo sempre lottato dentro e fuori da quel rettangolo di gioco.