La Scuola di management del Politecnico di Milano ha pubblicato un report rivelando i dati emersi dall’ultimo Osservatorio sulla blockchain. Il verdetto è piuttosto chiaro: per quanto riguarda criptovalute e tecnologia blockchain, l’Italia procede a ritmo lento, specialmente se confrontato con il resto del mondo. Soprattutto la blockchain stenta a decollare, con investimenti stabili: nessun incremento considerevole: dai 30 milioni di euro del 2019 si è passati ai 23 milioni del 2020 fino ai 28 milioni di euro del 2021. Il calo degli investimenti è ovviamente dovuto alle circostanze esterne. La metà di queste risorse è stata investita su finanza e assicurazione, pubblica amministrazione, agroalimentare e utility.
Italiani più interessati alle criptovalute? Dati bassi
In merito alle monete elettroniche, il 12% del campione intervistato ha già acquistato criptovalute. Il 17%, inoltre, potrebbe farci un pensierino in futuro, mentre il 58% le rifiuta a prescindere e il 13% ammette di non sapere cosa siano.
La tecnologia blockchain viaggia veloce all’estero
Diverso il discorso se si guarda all’estero: nel 2021 c’è stato un aumento del 39% rispetto al 2020 per quanto riguarda le iniziative che hanno coinvolto la blockchain, con un interesse orientato maggiormente alla creazione e allo sviluppo di piattaforme di coordinamento per le relazioni.