Un rapporto formulato dai consulenti di EY sul Digital Infrastructure Index ha esaminato lo scenario di una Italia digitale, prendendo in considerazione il livello di digitale che c’è in ogni regione, tenendo conto di 30 indicatori presenti in 3 macro-categorie (connettività fissa, connettività mobile e WiFi, tecnologie Internet of Things). Il quadro che emerge è che il divario tra Nord e Sud non risulta essere così marcato come spesso si dice, anche perché al Nord esistono aree e territori abbastanza arretrati.
Italia digitale: la classifica delle città, Milano al secondo posto
Quel che è certo è che nella classifica delle città digitali Milano è battuta niente meno che da Genova, che conquista 100 punti e sale sul gradino più alto del podio. Al secondo posto ecco Milano, con 92,2 punti e Roma con 82,1 punti. La digitalizzazione, è ovvio guardando la classifica, si sviluppa di più nei grandi centri metropolitani.
Inoltre ci sono aree dove l’Internet of Things e la sensoristica vanno a compensare i vuoti lasciati dalla connettività fissa e mobile: si tratta di città soprattutto del Nord, con qualche eccezione al centro (Prato, Lucca, Perugia, Arezzo) e Sud (Potenza e Lecce).
Territori con vitalità industriale e carente infrastrutturazione digitale
In chiusura dell’analisi, incrociando i fatturati delle filiere delle 57 province leader nel campo della produzione e il Digital Infrastructure Index, emerge un quadro abbastanza esplicito anche senza dati. In quei territori dove c’è una forte vitalità industriale, spesso non risponde un supporto dell’infrastrutturazione digitale. “Spiccano inoltre alcune aree produttive come le Marche e il Piemonte meridionale, particolarmente penalizzate dalle carenze di infrastrutture, e addirittura territori molto industrializzati del Veneto e in parte della Lombardia, caratterizzate da aree produttive disperse sul territorio provinciale, dove il livello di infrastrutturazione digitale non appare adeguato al potenziale industriale di quelle aree”, si legge nel report.